Massaggio Connettivale

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trattamento cervicale

trattamento lombare

Storia

Il termine "massaggio connettivale" fu coniato dalla Dicke, fisioterapista tedesca, che praticando frizioni profonde sulla regione sacrale del suo corpo per alleviarne il dolore, riscontrò un notevole miglioramento della sintomatologia dolorosa. 

Già Head per primo, nel 1898, aveva riscontrato nelle lesioni degli organi interni iperestesia al tatto, alla pressione e alla temperatura, nonché dolori spontanei in zone della cute innervate dallo stesso metamero del viscere ammalato; egli chiamò queste zone "punti massimali". Anche Mackenzie aveva riscontrato un aumento della tensione e della sensibilità profonda di alcuni muscoli in corrispondenza di malattie di organi interni. 

Le osservazioni di questi autori costituiscono la base della medicina massoterapica di cui il massaggio connettivo è forse l'espressione più completa.

 

Il Massaggio Connettivale: le origine del metodo, le basi teoriche e i principi fondamentali di neurologia, le tecniche di massaggio e le sue applicazioni pratiche. Il principio di fondo che ha ispirato questo lavoro è l'analisi della sintomatologia dolorosa con la quale il massaggiatore deve confrontarsi quotidianamente. 

Una prima riflessione è dedicata all'origine del dolore: quello di natura viscerale quindi riferito, oppure osteoarticolare ovvero reumatico. Viene esaltato uno strumento sempre meno utilizzato in ambito terapeutico: la semeiotica fisica.

Questo percorso vuole rispondere essenzialmente ad una richiesta che negli ultimi anni si è fatta sempre più precisa, proponendo una tecnica finalizzata ad un massaggio completo di sequenze specifiche per le principali problematiche che si pongono all’operatore: trattamento del viso, dell’addome, degli arti inferiori, dei glutei, del dorso nonché degli inestetismi classici come la cellulite. Il massaggio ha inoltre la capacità di sciogliere i blocchi generati dalle tensioni emotive, muscolari, causate da traumi da stress e da problemi legati agli organi interni. Rientra in quelle tecniche di massaggio che fanno parte delle basi della formazione di ogni valido operatore addetto al massaggio.

I vari sistemi (circolatorio, endocrino, digestivo, etc.) si collegano tra loro per contribuire ciascuno per proprio conto, al funzionamento dell’organismo. Esiste un tessuto specializzato per fare da collegamento, da connessione tra essi: il tessuto connettivo. Il massaggio connettivale riflessogeno è una tecnica massoterapica. I punti di partenza dei riflessi con i quali il massaggio del connettivo agisce sugli organi interni o sull’innervazione vegetativa delle estremità, si trovano nelle terminazioni dei nervi sensitivi disseminati a livello cutaneo. Essi ricevono gli stimoli e li conducono fino al midollo spinale. Il massaggio connettivale riflessogeno si dimostra una tecnica efficace poiché influenza positivamente un connettivo alterato (cicatrici, smagliature, rughe, atonia del tessuto, adipe), ha la capacità di modificare problematiche locali e generali della circolazione sanguigna e quindi del metabolismo locale. Quando cuscinetti e pelle a buccia d’arancia si sono già presentati sul nostro corpo, è necessario intervenire in profondità. Attraverso questa tecnica è possibile agire sugli adipociti (cellule di grasso) alterati dalla cellulite, riportandoli alla normalità, e favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Può inoltre provocare impulsi nervosi ed evocare  reazioni anche in organi molto lontani e favorendo la decontrazione muscolare. Il fine principale è quello di ottenere un’azione riflessa dal derma allo stesso metamero di un viscere o un muscolo sofferente, per normalizzare e riportare in equilibrio la parte.

Il Tessuto Connettivo

E’ il tessuto che connette i nostri organi, i muscoli, le ossa, le cartilagini, i legamenti, i tendini, i nervi ed i vasi sanguigni; depura le cellule del nostro corpo, perciò nutre e metabolizza le scorie.

Se però il sistema di nutrimento e depurazione rallenta, si crea un ristagno di liquidi che si concentra nelle cellule adipose, gonfiandole e a lungo andare, si formano veri e propri noduli.

 

Principi

L'applicazione di questa particolare tecnica di massaggio porta alla normalizzazione della tensione elastica e alla scomparsa di ogni reazione anomala dei tessuti. 

Il livello di spostamento dei tessuti si classifica in tre forme: 

Spostamento superficiale

Spostamento medio

Spostamento profondo

Volker e Rostosky, misurando la temperatura cutanea provocata dai disturbi circolatori delle estremità, hanno riscontrato, dopo un trattamento massoterapico connettivale, una vasodilatazione più evidente di quella ottenuta con agenti farmacologici. Il massaggio connettivale trae efficacia da stimoli cutanei e sotto-cutanei di zone riflessogene e dipende dai rapporti dell'innervazione che provengono dallo stesso livello metamerico tra tessuti cutanei ed organi viscerali.

L'applicazione massoterapica connettivale risulta molto utile nelle malattie degli organi interni, soprattutto di natura funzionale. I tessuti sani si solleveranno con facilità di 2-3 cm in avanti e in alto, mentre se c'è un aumento della tensione dei sottocutanei circostanti, i tessuti si solleveranno con minor intensità rispetto a quelli normali.

 

 Effetti

Il massaggio connettivale grazie alle particolari manovre che utilizza ha quindi la capacità di stimolare la circolazione a livello locale, e di apportare così maggior ossigeno alla parte trattata. Le reazioni del tessuto connettivo al massaggio possono spaziare dal prurito più o meno intenso ad ecchimosi più o meno estese che appaiono solitamente alla prima seduta. In alcuni casi possiamo avere delle reazioni neurali, quali sudorazione e palpitazioni ciò avviene per la diretta dipendenza dal sistema neurovegetativo. Attraverso diversi meccanismi, il massaggio connettivale è in grado di agire in maniera benefica su molteplici malattie e disturbi dell’apparato circolatorio, secretorio e linfatico per cui trova vasta applicazione nel campo della terapia anti infiammatoria dell’apparato  osteo – articolare e muscolare, soprattutto nelle affezioni di origine muscolo – tensive. 

Nel campo della patologia prenderemo in considerazione: l’effetto antiedematoso; l’effetto sulle difese immunitarie; l’effetto cicatrizzante, antalgico, rigenerante e rilassante. 

Nel campo dell’estetica prenderemo in considerazione  il miglioramento sul microcircolo e di tutta la circolazione in generale.

Per questo rappresenta un ottimo strumento necessario all’operatore del massaggio per affrontare anche eventuali patologie estetiche.


 Controindicazioni

Il massaggio connettivale è controindicato in caso di: febbre o influenza in fase acuta, problemi cardiaci gravi, indigestione, diarrea, vomito, infiammazioni cutanee evidenti, bruciature.

Massaggio Connettivale profondo

Il massaggio connettivale profondo esplica la sua azione principalmente sul tessuto connettivale. È una tecnica massoterapica specifica che si avvale in prevalenza di stiramenti frizionati lenti e profondi. Il fine è quello di ottenere una azione riflessa dal derma allo stesso metamero di un viscere o un muscolo sofferente per normalizzare e riportare equilibrio alla parte lesa. Il massaggio connettivale agisce quindi sulle terminazioni nervose ( in particolare sul reticolo terminale del simpatico della pelle ) le cui diramazioni più piccole mettono in contatto con un’azione di riflesso gli impulsi attivati dal massaggio con il ramo principale e il midollo spinale.

 Effetti biologici del massaggio connettivale

Liberando il tessuto connettivale dalle eventuali aderenze si ottengono diversi effetti:

Effetto riflesso normalizzante su organi e visceri

 Tecnica esecutiva

Il metodo di esecuzione per il trattamento base proposto utilizza tre tecniche principali: